venerdì

Davanti allo specchio (11 gennaio 2010)

Qui tocca trovare una soluzione.
Sono come su uno strapiombo che si sta lentamente sbriciolando.
Sento che il terreno frana, ogni giorno. Ho quasi la sensazione di sentirci sempre di meno, di settimana in settimana. Immaginazione o realtà?
Intorno a me, non gliene frega nulla a nessuno, o almeno nessuno capisce veramente quello che sto passando, solo io.
Valeva davvero la pena faticare tanto, tutta la vita, per arrivare a questo risultato?
Proprio l'altro giorno l'ennesimo medico otorino da me interpellato, persona molto simpatica peraltro, mi ha detto "ma che senso ha studiare, laurearsi, cercarsi un lavoro, se alla fine questo è il risultato? Tanto valeva mangiare, bere, trombare il più possibile, la vita è breve!".
Perchè l'ho fatto? Perchè sapevo di avere una vita in salita, sapevo che sarebbe stato tutto difficile, l'ho capito molto presto nella mia vita. Pensavo che studiando, lavorando, dandomi da fare, avrei avuto una vita un pochino più favorevole.
E poi perchè, a dispetto della mia condizione, mi sono sentito sempre in grado di farcela. O almeno provarci!
Fino ad oggi...... e ora?

Signore, a te mi affido, perchè adesso so cosa vuol dire essere impotenti.

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