sabato

Ritorno a scuola (16 febbraio 2010)

Quando torno a casa dei miei, mi capita di passare davanti alla vecchia scuola elementare, che è rimasta molto simile a quella che frequentavo più di trenta anni fa.
Mi piace fermarmi davanti alla cancellata e pensare ai tempi andati....
Mi tornano in mente tanti episodi e ogni volta penso a come "eravamo felici senza saperlo".

E talvolta mi capita di pensare che forse non ci sarei mai dovuto andare, in quella scuola.
Al momento di iscrivermi a scuola infatti venne fuori il problema dovuto al fatto che ".....suo figlio è handicappato, deve andare alle scuole speciali", ovvero le scuole riservate ai bambini "con problemi".

E mia madre fece fuoco e fiamme per mandarmi invece alla normale scuola pubblica, perchè pensava che stare insieme ai bambini "normali" mi avrebbe fatto incommensurabilmente bene, mi avrebbe preparato a quella che sarebbe stata la vita del domani.

Anni dopo ho capito che mia madre in quel momento aveva preso, lei, la scelta la più azzeccata della mia vita.

Non sarei mai dovuto andare in quella scuola, dove ho conosciuto tanti compagni di classe con i quali ancora oggi mantengo rapporti, dopo più di trenta anni. Con i quali mi rivedo per delle bellissime cene "amarcord" durante le quali rimembriamo i tempi andati.
Per fortuna mia, è andata diversamente.

Scuola, palestra di vita. Posto dove non si impara solo solo "come si chiamavano i re di Roma", ma anche come affrontare l'esistenza, come rapportarsi con gli altri, come imparare a vivere.

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