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Storia di LAURA

All’inizio degli anni Ottanta il concetto rivoluzionario di “orecchio bionico” comincia a diventare realtà e a diffondersi: la cura per la sordità sembra essere vicina, e molti centri di ricerca si tuffano nell’avventura per trovare il rimedio il più possibile "definitivo". Le università sono il terreno di continue ricerche e scoperte, che si susseguono a ritmo incalzante. In Europa, la Francia arriva per prima, avendo già alle spalle una vasta ricerca sul tema, e nel 1986 si cominciano a produrre i primi modelli denominati “Digisonic” e commercializzati dai laboratori MXM; similmente qualche anno dopo faranno i ricercatori dell’Università di Vienna, mettendo a punto un proprio sistema e fondando nel 1989 la “MedEl”. Ma non sono i soli: accanto ai dispositivi francese e austriaco, tutt’ora esistenti, si affianca un’altra sistema, sviluppato dal gigante dell’elettronica Philips. La grande multinazionale olandese, infatti, decide di costruire un proprio “orecchio bionico”, fondando la Philips Hearing Implants, con sede in Belgio, presso l’Università di Anversa, dove viene a messo a punto un impianto cocleare che vorrebbe essere “lo stato dell’Arte”: un impianto a quindici canali con stimolazione monopolare, affiancato da un software avanzato, al quale viene poeticamente dato il nome di LAURA. Il Philips LAURA entra in produzione nel 1993 e, dopo pochi anni, come testimoniano le numerose pubblicazioni scientifiche, è un impianto assai apprezzato. LAURA viene prodotto in numeri assai limitati rispetto agli standard odierni – è bene ricordare che siamo ancora in un’epoca quasi pionieristica- e viene apprezzato soprattutto in ambito pediatrico: diverse conoscenze sull’impianto cocleare in età infantile derivano dalle esperienze fatte sui bambini ai quali è stato impiantato LAURA, per non parlare dei tools di sviluppo che grazie anche al supporto della casa madre, vengono prima sviluppati e poi adattati anche agli impianti di altre marche.
Ma come spesso accade, molte storie belle hanno una fine. LAURA non viene commercializzato negli USA, mancando così un notevole bacino di utilizzo, la Philips alla fine degli anni Novanta versa in gravi difficoltà finanziarie, e la divisione relativa agli impianti cocleari viene ceduta nel 2000, con tutta la tecnologia proprietaria, all’australiana Cochlear, tutt’ora principale produttore mondiale, che ne sfrutterà i concepts e tutto quanto collegato.
L’ultimo impianto viene utilizzato nel 1999: la storia di LAURA è durata meno di un decennio, ma ha avuto la sua importanza per tutto quello che è venuto dopo.

2 commenti:

  1. Davvero molto interessante la storia della nascita dell'impianto cocleare, non ne sapevo nulla e davvero non avevo idea che fosse nato in Europa.
    La cosa buona è che i nostri bimbi possano appoggiarsi all'ultima tecnologia sul mercato.
    Grazie per pubblicare la stori di Laura.

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